DIEGO CERETTA, direttore
ERICA PICCOTTI, violoncello
Wolfgang Amadeus Mozart, Divertimento per archi in re maggiore, K. 136
Pëtr Il’ič Čajkovskij, Variazioni su un tema rococò per violoncello e orchestra in la maggiore, op. 33
Antonín Dvořák, Sinfonia n. 8 “Inglese” in sol maggiore, op. 88
Sono quasi coetanei Erica Piccotti e Diego Ceretta, direttore principale dell’ORT da questa stagione. Rappresentano la ‘meglio gioventù’ musicale italiana, quella generazione di ventenni che sta facendosi largo nei cartelloni internazionali con merito, studio, tenacia. Erica oggi si perfeziona in Germania, dopo un periodo trascorso a Berna, dove è arrivata dopo essersi formata fra il Conservatorio di Roma, l’Accademia Stauffer di Cremona e la Chigiana di Siena. L’Italia, del resto, la sostiene parecchio e lei va fiera della propria nazione, come testimonia l’onorificenza di Alfiere della Repubblica, “per gli eccezionali risultati in campo musicale in giovane età”, conferitale dal Presidente Giorgio Napolitano.
Con l’ORT suona le Variazioni su un tema rococò di Čajkovskij, partitura tanto amata quanto temuta dai violoncellisti, poiché sfida la loro abilità tecnica. Qui Čajkovskij, a fine Ottocento, si volge con nostalgia al secolo precedente, identificato con Mozart. Compositore che troviamo in apertura con il Divertimento K.136: piccola pagina scritta nel 1772, all’età di sedici anni, in uno stile semplice, cristallino, alla maniera italiana. Chiude il programma la Sinfonia n.8 di Dvořák.