Giuseppe Cederna

OTEL­LO

Di William Shakespeare

22/02/25
Ore: 21:00 -
23:00
Turno abbonamento A

OTEL­LO

di William Shakespeare

(abbo­na­men­to turno A)

 

“Il nostro Otel­lo è ispi­ra­to a Paso­li­ni, e rivi­ve all’interno di una compa­gnia matu­ra, consu­ma­ta dai palco­sce­ni­ci e dal tempo, che sulla scena inse­gue fanta­smi. C’è un nuovo monnez­za­ro, che ricor­da il portie­re di Macbeth e che, da custo­de dell’inferno, veste i panni del demo­nia­co Iago: sotto gli occhi degli spet­ta­to­ri si svela un mecca­ni­smo teatra­le comi­co e grot­te­sco, fero­ce e catti­vo. È la corte dei mira­co­li che spalan­ca le porte della trage­dia del Moro di Vene­zia e della bella Desde­mo­na: trage­dia surrea­le e ridi­co­la, fatta di tradi­men­ti, sospet­ti e gelo­sie. Dove non ci sono buoni né inno­cen­ti, solo picco­li infa­mi, appro­fit­ta­to­ri e perso­nag­gi inca­pa­ci di resi­ste­re alle tenta­zio­ni: un univer­so cupo, infe­li­ce, astio­so, capa­ce solo di vendet­te, sopru­si e tanta sciocchezza.
Una riscrit­tu­ra secca, che ha perso molta della poesia origi­na­le, in nome della schiet­tez­za della lingua e della stupi­di­tà capric­cio­sa dei prota­go­ni­sti, che di eroi­co non hanno più nien­te, o quasi, se non le lacri­me dispe­ra­te verso le quali tutto – come sempre – tende. ”

Fran­ce­sco Niccolini

 

“Nella trage­dia di Otel­lo, Iago, straor­di­na­rio demiur­go della scena, non si accon­ten­ta di uno spet­ta­co­li­no da inca­stra­re fra due dialo­ghi come fa Amle­to per smasche­ra­re l’assassinio del re suo padre, ma spin­ge la sfida crea­ti­va oltre la mime­si e compie il mira­co­lo, renden­do reale ciò che reale non è. Gigante
umani­sta, Iago cono­sce l’uomo meglio di tutti, è regi­sta capa­ce di profon­dis­si­ma maieu­ti­ca e maneg­gia gli stru­men­ti magi­ci del Teatro con la maestria di un altro Prospe­ro. In questo caso, il Teatro è teatro dei pupi — forse la nostra versio­ne più vera? — ma purtrop­po o per fortu­na i fili sono reci­si, non corro­no più verso l’alto e il cielo come quel­lo di Euri­pi­de è muto e vuoto, forse abban­do­na­to per sempre.
In assen­za di una qual­che divi­ni­tà crea­tri­ce – e ripa­ra­tri­ce – ci si arran­gia da soli con un guar­dia­no portie­re, inca­te­na­to a un teatro, teatri­no, teatro­ne che a ogni bussa­ta acco­glie una compa­gnia e una storia nuova, una fabu­la da reci­ta­re, illu­mi­na­re e canta­re. Circon­da­to da fonda­li di finte vene­zie, quin­te di finti palaz­zi, tramog­ge di finte nevi­ca­te, Iago – per amore di Desde­mo­na o per amore del Teatro chis­sà – alle­sti­sce un labi­rin­to, quel­lo della mente del Moro in cui finte paro­le accen­do­no passio­ni vere, che porta­no drit­te a epilo­ghi di morte; e anco­ra una volta vince la paro­la, il verbo, il logos, che squar­cia­no il cielo come tuoni, fulmi­ni e saet­te che traver­sa­no la scena inse­guen­do­si vorti­co­si nel vento…”

Emanue­le Gamba

 

Giusep­pe Ceder­na è al suo debut­to sul palco­sce­ni­co del Teatro Garibaldi

22/02/25
Ore: 21:00 -
23:00
Turno abbonamento A

Giuseppe Cederna in:

OTEL­LO

Autore: William Shakespeare

Attore protagonista: Giuseppe Cederna

Collaborazione artistica: Francesco Niccolini

Regista: Emanuele Gamba

Cast: Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci

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