Soffitta del teatro
(fuori abbonamento)
“Una favola nera, che allegoricamente parla di uno stato di depressione dell’autore. Tale condizione viene descritta poeticamente tramite l’uso del linguaggio favolistico, e l’inserimento di elementi immaginifici. Febbraio, l’antagonista nonché protagonista dell’opera, scatena su un piccolo paesino un inverno eterno, che non vuole passare, facendo scomparire la luce, rapendo i bambini, e costringendo tutte le anime tranquille di quella comunità ad insorgere e ribellarsi.
Personalmente è un testo che mi ha parlato fin dalla prima lettura su più piani: dei tempi bui che parte del mondo sta vivendo oggigiorno, di solitudine, di sogni e resilienza. Credo sia importante “portare la guerra” anche in teatro, per poterne ragionare, e per darle uno spazio in cui sappiamo per certo che almeno lì finirà, ma soprattutto per scoprire che, come in tutti i conflitti, la guerra è specialmente dentro di noi.”
Luca Pedron