Biglietti in vendita dal 3 novembre 2025
(abbonamento turno A)
Teatro Carcano, Altra Scena, Accademia Perduta Romagna Teatri, GF Entertainment
Wyoming, 1963: un’America rurale di estrema povertà fatta di piccoli villaggi e popolata da sparute comunità retrograde. Quando i diciannovenni Ennis e Jack accettano un lavoro da pastori su una montagna isolata, le loro certezze di vita cambieranno per sempre, segnando le loro vite con un amore irrefrenabile e nascosto lungo vent’anni. Un’indimenticabile storia di amore, lotta e accettazione. Per la prima volta in Italia, e dopo il successo londinese, “Brokeback Mountain” — basato sul racconto di Annie Proulx e a vent’anni dal pluripremiato film omonimo — si trasforma in una sontuosa produzione teatrale con musiche dal vivo.
“Portare Brokeback Mountain a teatro rappresenta per me un esercizio di sottrazione e di fiducia. Fiducia nella struttura narrativa del testo, nella potenza emotiva dei personaggi e soprattutto nella capacità del linguaggio teatrale – contaminato da altri codici espressivi – di restituire una storia che, pur ancorata a un preciso contesto geografico e temporale, possiede una portata universale ed è in grado di parlare in modo diretto, profondo, quasi istintivo, alla pancia e al cuore di chi guarda. L’impianto registico vuole fondarsi, allora, sull’idea che l’essenzialità possa essere, al contempo, valore drammaturgico e cifra stilistica: la storia di Ennis e Jack non ha bisogno di sovrastrutture, in quanto racconto lineare e profondo, che ci interroga su temi come l’identità, il desiderio, il tempo, la perdita. La volontà è di affidarsi pienamente alla qualità degli interpreti, alla direzione attoriale e alla forza espressiva della musica dal vivo, che diventa elemento drammaturgico centrale. Una musica che non accompagna, ma struttura, in grado di creare paesaggio, clima emotivo, respiro interno.
La sfida è quella di pensare Brokeback Mountain non come una montagna, ma come un luogo dell’anima. Un dispositivo scenico, allora, al servizio della storia, che la reinventi con il mezzo teatrale, tenendo ben presente e dimenticando, allo stesso tempo, la fortunata versione cinematografica. Una messinscena aperta e ibrida, in cui l’intreccio tra linguaggio teatrale e musicale e l’uso di videocamere dal vivo sia in grado di moltiplicare i piani di lettura, restituendo gli occhi di un’intimità possibile, entrando nei dettagli, nei gesti più piccoli, in una dimensione quasi “invisibile” che il teatro a volte fatica a cogliere”.
Giancarlo Nicoletti
Edoardo Purgatori, Filippo Contri e Malika Ayane sono per la prima volta sul nostro palcoscenico.
 
															 
															 
															 
															 
															 
															 
															 
															 
															 
															 
															 
															 
															 
															 
															 
															 
															