Remo Girone

Il caccia­to­re di Nazi­sti. L’avventurosa vita di Simon Wiesenthal

Di Giorgio Gallione

25/02/24
Ore: 16:30 -
18:30
Turno abbonamento C

Il caccia­to­re di Nazi­sti. L’avventurosa vita di Simon Wiesenthal

di Giorgio Gallione

A caval­lo tra un avvin­cen­te thril­ler di spio­nag­gio e l’inda­gi­ne stori­ca, rivis­su­ta con umana parte­ci­pa­zio­ne e un tocco di causti­co umori­smo ebrai­co, Il caccia­to­re di nazi­sti raccon­ta la storia di Simon Wiesen­thal, che dopo esse­re soprav­vis­su­to a cinque diver­si campi di ster­mi­nio dedi­ca il resto della sua esisten­za a dare la caccia ai respon­sa­bi­li dell’Olocau­sto.
Lo spet­ta­co­lo si apre nel 2003, in quel­lo che ideal­men­te è l’ultimo gior­no di lavo­ro di Wiesen­thal al Centro di docu­men­ta­zio­ne ebrai­ca da lui fonda­to: prima di anda­re in pensio­ne, l’uomo riper­cor­re per ellis­si ed episo­di emble­ma­ti­ci 58 anni di inse­gui­men­to dei crimi­na­li di guer­ra nazi­sti, respon­sa­bi­li della morte di più di 11 milio­ni di perso­ne, di cui 6 milio­ni di ebrei. La vita di Wiesen­thal, ironi­ca­men­te apostro­fa­to come “il James Bond ebreo”, ha dell’incredibile: con il suo lavo­ro di ricer­ca e inve­sti­ga­zio­ne è riusci­to a conse­gna­re alla giusti­zia circa 1.100 crimi­na­li nazi­sti, tra cui Karl Silber­bauer, il sottouf­fi­cia­le della Gesta­po respon­sa­bi­le dell’arresto di Anna Frank, Franz Stan­gl, coman­dan­te dei campi di Treblin­ka e Sobi­bor, e Adolf Eich­mann, l’uomo che piani­fi­cò quel­la che Hitler amava defi­ni­re “la solu­zio­ne finale”.
Lo spet­ta­co­lo di Gior­gio Gallio­ne, basa­to sui libri dello stes­so Wiesen­thal e affi­da­to all’interpretazione di Remo Giro­ne, si inter­ro­ga non solo sulla fero­ce bana­li­tà del male quan­to sulla sua gene­si. Un modo per reagi­re a quel­la che Simon Wiesen­thal ricor­da come la più cini­ca delle armi psico­lo­gi­che utiliz­za­te dalle SS contro i prigio­nie­ri dei Lager: “Il mondo non vi crede­rà.  Se anche qual­che prova doves­se rima­ne­re, e qual­cu­no di voi soprav­vi­ve­re, la gente dirà che i fatti che voi raccon­ta­te sono trop­po mostruo­si per esse­re credu­ti”.
Così Il caccia­to­re di nazi­sti diven­ta un tenta­ti­vo epico e civi­le per combat­te­re la rimo­zio­ne e l’oblio. “Non dimen­ti­ca­te mai, mi fido di voi!” è l’esortazione che Wiesen­thal scopre nel messag­gio lascia­to dalla picco­la Sara, prota­go­ni­sta di una delle tante vicen­de narra­te nello spet­ta­co­lo, e che lui stes­so rivol­ge­rà al pubbli­co a fine spettacolo.

 

Non voglio che le perso­ne pensi­no che è stato possi­bi­le che i nazi­sti abbia­no ucci­so milio­ni di perso­ne e poi l’abbiano fatta fran­ca. Ma io voglio giusti­zia, non vendetta.

Simon Wiesen­thal

25/02/24
Ore: 16:30 -
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Remo Girone in:

Il caccia­to­re di Nazi­sti. L’avventurosa vita di Simon Wiesenthal

Autore: Giorgio Gallione

Attore protagonista: Remo Girone

Aiuto regia: Matteo Magazzù

Luci: Aldo Mantovani

Costumi: Guido Fiorato, Sorelle Ferroni & C.

Collaborazione artistica: Gianluca Ramazzotti, Giorgio Gallione

Scene: Guido Fiorato

Regista: Giorgio Gallione

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